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giovedì 19 giugno 2014

20 giugno, Giornata Mondiale del Rifugiato anche in Lunigiana

 
Cos'è lo SPRAR?

E' il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) costituito dalla rete degli enti locali, diffusi su tutto il territorio nazionale, che accedono al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo per realizzare progetti di accoglienza integrata. Un'accoglienza che non si esaurisce nella sola distribuzione di vitto e alloggio ma che prevede in modo complementare misure di informazione, formazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento.

Perchè in Lunigiana?!?

La Società della Salute Lunigiana ha partecipato (in coprogettazione con Arci Regione Toscana) al bando Ministeriale SPRAR per richiedere il finanziamento utile per poter attivare sul territorio della
Lunigiana un servizio stabile e strutturato di accoglienza e tutela per richiedenti asilo, dando disponibilità per 15 ospiti ordinari e 6 posti aggiuntivi, distribuiti sul territorio della Lunigiana. Dopo la complicata e difficoltosa gestione dei richiedenti asilo in Lunigiana tramite il progetto emergenziale (Emergenza Nord Africa) si è convenuto che per il territorio fosse utile dotarsi di servizi organizzati, collaudati, non basati solo sul volontariato, strutturati e permanenti, per rispondere in maniera non improvvisata a queste situazioni.

Cosa si fa per i beneficiari?

L'inserimento nel circuito di accoglienza S.P.R.A.R. garantisce supporto e tutela nei 6 mesi utili alla definizione giuridica della protezione internazionale durante i quali, parallelamente all'iter giudiziario, deve essere attivato un protocollo mirante ad accompagnare ogni persona accolta in un percorso di (ri)conquista della propria autonomia. Si attivano corsi di italiano, percorsi di formazione lavoro, di riqualificazione professionale e parallelamente si opera nel senso di un positivo e attivo inserimento nel tessuto sociale. La correttezza del percorso e delle modalità di accoglienza è sottoposta a monitoraggio dal Servizio Centrale. -

Il territorio può partecipare?

Il Servizio centrale definisce il ruolo degli operatori e contestualmente richiede la promozione di una forte rete territoriale costituita da associazioni ed enti. L'obiettivo è quello di evitare che il centro proceda isolato dal tessuto sociale e vissuto come qualcosa di chiuso in se stesso. La rete territoriale è un valido e potente supporto nei percorsi di acquisizione informale della lingua, della cultura, delle tradizioni nazionali, delle regole e dei meccanismi del nuovo mondo.
 

E tu puoi fare qualcosa?!?
....Sì e se vuoi saperne di più contattaci:

sprarlunigiana@gmail.com