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sabato 8 marzo 2014

Il Presidente della Società della Salute Lunigiana su Progetto SPRAR

Comunicato stampa della Società della Salute della Lunigiana del 26 febbraio 2014.  Intervento del presidente Riccardo Varese sul tema del bando ministeriale a beneficio dei richiedenti asilo e dei rifugiati in risposta a un intervento di Lucio Barani

"Ci stupisce non poco che un politico di lungo corso, addirittura senatore, non sappia (o meglio, faccia finta di non sapere) che i 558mila e 906 euro a sostegno del progetto Sprar, Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, oltre ad essere provenienti dal Ministero degli Interni del suo ex compagno di partito Angelino Alfano, sono finalizzati al progetto in questione, quindi non potranno essere usati diversamente.
Inoltre, se la Società della Salute non avesse partecipato al bando, molto semplicemente questi soldi non sarebbero arrivati in Lunigiana.
Il senatore preferisce forse questa prospettiva?
Qualcuno potrebbe sostenere che il senatore si intende di mancati aiuti statali a beneficio della Lunigiana, visti i risultati ottenuti a Roma, dove si è distinto, soprattutto, per essere il primo nell'elenco dei contrari al disegno di legge sul voto di scambio politico - mafioso.
Infatti, il senatore e il suo giovane amico, ai quali piace confondere le acque e fare passare messaggi demagogici dal sapore vagamente razzista, è bene che siano consapevoli del fatto che con questo progetto non si tolgono soldi ai cittadini e non si utilizzano fondi che potevano essere destinati ad altro.
Semplicemente si veicolano sul nostro territorio finanziamenti destinati a questa progettualità, che, comunque, avranno una ricaduta soltanto positiva sul territorio.
Infatti, se la SdS Lunigiana non avesse partecipato al bando, che vedrà l'Arci occuparsi materialmente del progetto attraverso una convenzione ad hoc, qualche altro soggetto avrebbe colto l'occasione, magari in altri territori (in Toscana ci sono 15 progetti operativi e solo due sono nuovi, gli altri lavorano già da anni).
Alla SdS Lunigiana, però, non piace rimanere ferma al palo e in questi anni abbiamo attivato diversi progetti che hanno portato occupazione e sviluppo in Lunigiana.
Perchè i cittadini devono sapere che il progetto Sprar non toglie risorse al territorio, ma, al contrario, crea posti di lavoro (due che potranno diventare tre, con l'innalzamento da 15 a 21 dei richiedenti asilo e dei rifugiati che godranno dell'ospitalità), fa circolare denaro per gli affitti (ci sono 4 proprietari di case che hanno locato i propri alloggi) e gli ospiti faranno la spesa in Lunigiana, particolare quest'ultimo tutt'altro che marginale.
Pertanto, una ricaduta economica sul territorio è assicurata, ma quello che maggiormente ci preme è che si tratta di un progetto che, al di là degli aspetti economici, pur importanti, avrà ricadute di civiltà che speriamo possano rappresentare un fattore di crescita per la cittadinanza."

Aulla, 26 febbraio 2014

                                                                                         Il presidente della SdS Lunigiana
                                                                                                       Riccardo Varese